Eusaurosphargis dalsassoi Nosotti & Rieppel, 2003

Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812
Classe: Reptilia Laurenti, 1768
Ordine:
Famiglia: Helveticosauridae Peyer, 1955
Genere: Eusaurosphargis Nosotti & Rieppel 2003
Descrizione
Questo animale era piuttosto piccolo, la lunghezza non superava i 50 cm. Il corpo era largo, a forma di botte e dotato di piccole piastre ovali (osteodermi); le vertebre erano dotate di processi traversi allungati per l'articolazione con le coste. Queste ultime erano dotate di strane espansioni a ventaglio, simili a quelle presenti nel placodonte Paraplacodus. La coda era insolitamente corta, mentre il cranio era corto e alto, con una mandibola particolarmente robusta. Vi era una doppia fila di denti a forma di foglia nella mascella superiore. Le vertebre cervicali erano dotate di robuste costole che si incastravano fra loro, sovrapponendosi. La corazza di Eusaurosphargis era costituita da vari tipi di osteodermi. Gli osteodermi laterali di forma ovale appiattita, probabilmente associati ai gastralia, formavano una fila laterale lungo il corpo; vi erano anche file di osteodermi conici, dalle basi larghe, che stavano al di sopra delle spine neurali e delle costole ed erano con tutta probabilità associati ai processi uncinati; infine, vi erano osteodermi tondi e piatti, sovrapposti fra loro, che ricoprivano la zona delle spalle e delle zampe anteriori. Venne descritto per la prima volta nel 2003, sulla base di un esemplare fossile incompleto e disarticolato ritrovato nel famoso giacimento di Besano (Anisico/Ladinico, 243-242 milioni di anni fa), nei pressi di Varese (Italia). Il nome Eusaurosphargis deriva da quello di Saurosphargis, un misterioso rettile estinto i cui resti fossili ritrovati in Polonia nella prima metà del secolo scorso furono poi distrutti durante la seconda guerra mondiale; l'epiteto specifico, dalsassoi, è in onore di Cristiano Dal Sasso, paleontologo del Museo di Storia Naturale di Milano, che per primo intuì l'importanza del reperto. Le presunte somiglianze tra i due esemplari non possono comunque essere definite con certezza. Secondo lo studio del 2003, il più stretto parente di Eusaurosphargis era forse l'altrettanto enigmatico Helveticosaurus, rinvenuto nel versante svizzero dello stesso giacimento. Nel 2017 venne descritto un secondo esemplare, ritrovato in terreni leggermente più recenti (Ladinico inferiore, circa 241 milioni di anni fa) nella formazione Prosanto in Svizzera; questo esemplare, completo ed eccezionalmente conservato, lungo solo 20 centimetri e chiaramente appartenente a un giovane, ha permesso una più corretta classificazione di Eusaurosphargis: quest'ultimo sembra essere stato un rettile affine ai saurotterigi, un grande gruppo di rettili acquatici che comprende placodonti, plesiosauri e notosauri. Alcune caratteristiche dell'animale (le zampe ben sviluppate e robuste, la forma dell'ilio) fanno pensare a uno stile di vita terrestre, mentre altre (il cinto pelvico piatto e i coracoidi simili ai placodonti) sono compatibili con un modo di vita acquatico.
Diffusione
È un rettile estinto di incerta classificazione. Visse nel Triassico medio (Anisico/Ladinico, circa 243-240 milioni di anni fa) e i suoi resti sono stati ritrovati in Italia e in Svizzera.
Bibliografia
–Nosotti, Stefania; Rieppel, Olivier (2003). "Eusaurosphargis dalsassoi n. gen. n. sp., a new, unusual diapsid reptile from the Middle Triassic of Besano (Lombardy, N Italy)". Memorie della Societa Italiana di Scienze Naturali e del Museo Civico di Storia Naturale di Milano Ile. 31 (3): 1-33.
–Klein, Nicole; Sichelschmidt, Oliver J. (March 2014). "Remarkable dorsal ribs with distinct uncinate processes from the early Anisian of the Germanic Basin (Winterswijk, The Netherlands)". Neues Jahrbuch für Geologie und Paläontologie - Abhandlungen. 271 (3): 307-314.
–Scheyer, Torsten M.; Neenan, James M.; Bodogan, Timea; Furrer, Heinz; Obrist, Christian; Plamondon, Mathieu (2017-06-30). "A new, exceptionally preserved juvenile specimen of Eusaurosphargis dalsassoi (Diapsida) and implications for Mesozoic marine diapsid phylogeny". Scientific Reports. 7 (1): 4406. ISSN 2045-2322.
–Li, Chun; Olivier Rieppel; Xiao-Chun Wu; Li-Jun Zhao; Li-Ting Wang (2011). "A new Triassic marine reptile from southwestern China". Journal of Vertebrate Paleontology. 31 (2): 303-312.
–Chun Li; Da-Yong Jiang; Long Cheng; Xiao-Chun Wu & Olivier Rieppel (2014). "A new species of Largocephalosaurus (Diapsida: Saurosphargidae), with implications for the morphological diversity and phylogeny of the group". Geological Magazine. 151 (1): 100-120.
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Data: 20/11/2017
Emissione: I fossili Stato: Central African Republic Nota: Emesso in un foglietto di 4 v. diversi |
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